L’infanzia e l’adolescenza sono quei periodi della vita in cui si va forte con quegli alimenti ben noti come “porcate” . Ai miei tempi l’intolleranza al lattosio era considerata ahahahahha quindi ricordo bene quante volte mi obbligavano a mangiare tutto lo stesso e quante notti svenivo dal dolore senza neanche arrivare al bagno. Molti di questi alimenti grazie a Dio però me li sono risparmiati fino a quando, qualche anno fa , sono arrivati sul mercato delattosati e lattasi.
Tra le prime cose che ho assaggiato con l’ausilio della lattasi c’è stato quel famoso snack di cioccolato ( cacao meno 26%) e caramello con fuori il leone ( ce l’aveva il leone??? O una pantera? O qualche animale roarrante insomma) .
È bastato il primo boccone in cui il caramello colloso si spalmava tutto in bocca , si appicciava ovunque, le papille gustative non sapevano più che stato di calamità dichiarare, la mandibola era incollata e gli enzimi digestivi salivari sventolavano la bandiera bianca. Uno stato di caos, di slaciugo e di colla inspiegabile.
Se l’è magnato MIO marito il resto.
Il secondo è stato quel coso di mozzarella e sugo rivestito da una panatura fritta e poi al forno di boh e avanzi di produzione non ben definiti. La questione è partita da mio marito che per convincermi sosteneva che non si poteva vivere senza aver assaggiato sti cosi con coccodrillo che sorride. Vabbè mi convince -Quanto amore in questo gesto eh? – Li compra LUI per me, quelli senza lattosio si intende ovviamente . Li cuocio, mi siedo, taglio un pezzo e … mi pareva di bere il sugo caldo con aromi scaduti . Un trauma. Ma dov’è il pomodoro? Dov’è il croccante? Dov’è la mozzarella??? Le ghiandole salivari si suicidarono al colpo.
Il resto ovviamente se l’è mangiato mio marito.
Il terzo alimento, di mia spontanea volontà, sono state le fette di formaggio vegane da sciogliere nel panino, nel toast ecc . Una cosa per la quale non si poteva vivere senza, valeva proprio la pana inventarle 2/3 anni fa.
Consistenza : copertone anteriore destro della ruota della C1
Resistenza : scioglimento solo col lanciafiamme dopo svariate ore
Gusto : neutro, ma proprio nullo, come l’interno del cranio di Homer Simpson , sapeva come dire … di nient!
Il resto NON se l’è pappato mio marito.
Ieri ho deciso di assaggiare la bevanda di avena senza zuccheri …
Ps: se vi state chiedendo il perché faccio ste cose la risposta è facile ma ve la do lo stesso : son curiosa come una scimmia !
Per fortuna c’è il pan brioche
INGREDIENTI:
350/360 g di farina (150/160 manitoba e 200 di 00)
Una puntina di sale
160 bevanda vegetale calda
50 g zucchero
1 uovo
20 g di lievito di birra fresco
40 ml di olio di girasole
Un cucchiaino di vaniglia
50 grammi di cioccolato fondente senza lattosio
zucchero a velo per spolverare
PROCEDIMENTO:
- sciogliete il lievito nella bevanda calda e aggiungete lo zucchero , lasciate attivare il lievito per una decina di minuti
- unite la farina , l’uovo , l’olio e la vaniglia
- in ultimo una volta avviata l’impastatrice il pizzico di sale
- impastate bene per qualche minuto in modo da attivare la maglia glutinica
- mettete a lievitare fino al raddoppio in luogo caldo e non ventilato ( un paio di ore scarse di solito)
- tagliate con il tarocco circa 11 pezzi più o meno della stessa grammatura
- Effettuate una prima veloce pirlatura e stendeteli con le mani
- tagliate il cioccolato grossolano e mettetelo al centro
- chiudete bene con le mani ed effettuata una bella pirlatura fino a renderli belli tondi
- spruzzate sulla teglia lo stancante spray e adagiate i panini dolci ancora per mezz’oretta circa coperti dal canovaccio
- spolverate con pochissimo zucchero a velo
- cuocete a 180 gradi per 15 minuti circa ( ogni forno cuoce in modo diverso ovviamente)
Ovviamente non avendo a disposizioni 11 cocotte ho usato uno stampo da ciambella per i restanti paninetti
Il Pan Brioche è una bontà!! Devo consigliare queste tue ricette a una amica intollerante al latte, noi per fortuna possiamo berlo, anzi ne siamo dipendenti 🙂
Io sono un’amante dei pan brioche grazie della ricetta che spero di provare presto
Ha un aspetto bellissimo! Dato che è uno tra i dolci che adoro per la sua semplicità, nel weekend proverò a farlo. Grazie!