Ormai lo sapete che sono lodigiana e l’amore per la mia terra, per quanto sia burrosa e formaggiosa in ogni suo essere, è comunque forte e mi fa davvero tanta rabbia che questa bella e sconosciuta cittadina sia diventata famosa SOLO per il covid-19 e non per le sue velleità.
Codogno non è il Covid-19, è tanto altro .
Oggi faccio uno strappo alla regola e vi scrivo un post che non è food ma un po’ di food c’è. È una cittadina che amo e che offre tanto come scuole, supermercati, bar , ristoranti, pub, ospedali, trasporto, eventi, sport , c’è tutto ma non solo, c’è anche un’attenzione in più a noi intolleranti. Codogno è anche un esempio di ristorazione trasparente e informata che in molte città ancora manca.
Codogno è una cittadina di circa 16000 abitanti, oltre a essere il centro del Basso Lodigiano è la seconda città più popolata della provincia e il principale centro, dopo il capoluogo, per importanza storica, economica e per numero di abitanti . E’ una cittadina giovane, dinamica e per me avrà sempre un posto nel cuore non solo perché ci sono cresciuta ma perché è unica. Codogno è la pizza con gli amici, con i compagni di squadra, è il gelato in piazza, è l’ex bar Verdi in cui ci si incontrava la sera ora Shabu in cui ancora ci si incontra la sera, è l’infanzia passata a chiacchierare nei parchetti con le altre adolescenti. Codogno è la cena a due con mio marito, con il pancione che man mano cresceva e ora con Martina seduta nel seggiolone a tavola con noi. Codogno è il luogo in cui festeggiamo ogni evento, é la quotidianità della spesa, è il giro in piazza quando c’è il mercato, è andare a vedere i carri a Carnevale ( l’ultimo aimè triste incontro), è la normale vita di tutti i giorni.
Spettacolo di bolle al Carnevale di Codogno, 16/02/2020
Oltre all’affetto personale che mi lega per la quale potrei essere mooooolto di parte vi racconto anche che Codogno ha tante virtù, è il cuore della zootecnica italiana e la sua fiera che si svolge in autunno, nel periodo di San Martino per l’esattezza, pare risalga addirittura al 1791. Nel 700 era conosciuta in tutta Europa non solo per i suoi formaggi ma anche per i tessuti con i quali vestivano a festa i cavalli sia da tiro che da cerimonia e le rifiniture delle carrozze, pensate che nella vicinissima Piacenza si trova palazzo Farnese dove è presente una mostra proprio di carrozze, la più prestigiosa in Italia. I codognesi esportavano anche le cere e tutta l’attrezzatura per il lavoro nelle stalle e nei campi.
Biscotto Codogno, foto di Pasticceria Cornali.
Un’altra cosa famosa e molto buona sono i Biscotti di Codogno, inventati da Angelo Cornali dell’omonima pasticceria situata in via Roma . Nascono nel 1883 hanno una forma ovalizzante leggermente allungata , sono molto friabili e hanno un leggero sentore di cocco, anche se quest’ultimo è stato aggiunto solo a fine 800. Cornali ai tempi fu premiato svariate volte per queste sue piccole delizie, oggi i suoi pronipoti portano avanti questo biscotto tanto che nell’ 83 festeggiarono il centenario aggiungendo al biscotto di Codogno un’altra delizia al cioccolato : il biscotto Cotogno.
Ma torniamo alle cose spicce di sempre, Codogno per noi intolleranti è la pacchia in quanto sono presenti vari ristoranti che soddisfano le nostre esigenze – e che ci tengo tanto a farli conoscere- vi segnalo qui i miei tre preferiti :
- NORD EST lo ammetto, è il mio preferito, adoro il loro fritto misto e i loro antipasti ma passiamo subito alle cose serie, è situato nel cuore della città e offre una cucina ricercata, di grande gusto e delicatezza creando anche piatti totalmente privi di latticini. Il loro menù è una festa per gli occhi e per il palato, non solo per i comuni mortali ma anche per noi in quanto per ogni singolo piatto sono indicati tutti gli ingredienti e gli allergeni. I piatti privi di latticini poi sono indicati con una bottiglia di latte sbarrato in modo da individuare immediatamente quale scegliere senza perdersi nei meandri del menù.
- SHABU è un ristorante giapponese , situato proprio nella piazza mercato della città, la loro cucina è senza dubbio di un ottimo livello e le materie prime sono sempre di ottima qualità e freschezza. Il menù viene rinnovato spesso e nei dolci, pur essendo un ristorante di sushi, è presente il dolce tipico della zona fatto con il mascarpone che come sapete nasce proprio qui nel lodigiano. Ad eccezione di alcuni roll in cui è presente la Philadelphia tutto il resto è totalmente privo di latticini quindi adatto anche a noi intolleranti al lattosio.
- I PIRATI DELUXE sono una pizzeria situata proprio nella prima periferia del paese, la loro particolarità è la scrocchia, una base per la pizza davvero favolosa, l’ambiente è accogliente e il personale cordiale ma la cosa che li mette nel mio podio è il fatto di avere la possibilità di condirla con il “formaggio” totalmente vegetale, ne hanno addirittura di due tipi, se non erro il delicato (io scelgo questo) e l’erborinato dal sapore più intenso e deciso. Non offrono solo la pizza senza latticini ma hanno anche una lista di dolci vegani e volendo anche senza glutine, insomma per una cena senza paure di star male loro sono assolutamente perfetti.
Marito e figlia in piazza a Codogno , 16 febbraio 2020 . Pochi giorni prima della scoperta del Covid-19 .
Quarta edizione del Carnevale .
Ps: il Biscotto Codogno non è senza lattosio ma è pur sempre un’eccellenza nazionale degna di nota ! #lattasiEVia
pss: Codogno l’ho detto?!
Codogno è nel mio cuore perché negli anni di università ci abitava un caro amico e mi piazzavo sempre da lui per i weekend. Ne ho ricordi spensierati. Mi sembra assurdo quello che succede oggi. Courage!!
❤️❤️❤️
Bella la tua dichiarazione d’amore a Codogno, è giusto conoscerla per altro oltre il covid.