“ La quattordicesima edizione del congresso Identità Golose Milano avrà come filo conduttore il tema del Fattore Umano. Con questo è nostra intenzione mettere al centro delle tre giornate le relazioni umane, l’uomo-chef e tutti coloro che lo circondano sul lavoro, dalla cucina alla sala, al rapporto coi clienti e prima ancora artigiani e fornitori. È il momento, pur non rinunciando all’emozione per quello che c’è nel piatto, di spostare l’attenzione sul convivio, su quanto avviene attorno alla tavola, punto d’incontro di mondi . “
Questa era la premessa, egregiamente mantenuta, inutile dirvi che è stata una grandissima emozione incontrare i propri miti dal vivo è qualcosa di unico, li guardi con estrema ammirazione, li ascolti totalmente incantata ed affascinata dalle loro parole, dai loro racconti, dal loro vissuto.
Li incontri al di fuori delle sale tranquilli ,sorridenti e rilassati come se fosse normale routine concretizzare un’opera d’arte in un piatto.
Essendomi persa il primo tema che mi ero prefissata con la grandissima Antonia Klugmann , mi sono data alla seconda tappa, Carlo Cracco, lo ammetto non era tra i miei preferiti ma si è riscattato. Il tema “ identità di pasta” l’ha dedicato al maestro Gualtiero Marchesi con un simpatico aneddoto dove , il suo maestro gli faceva cucinare ben cinque maccheroni a persona, impiattandone solo tre , seppur perfetti nella forma e nel sapore , non riscontrava la gioia dei commensali per il quantitativo. Ma sì sa, i grandi geni sono intoccabili.
La terza tappa è stata caratterizzata dal “ fattore umano” in una sala gremita di persone per la presenza straordinaria di Davide Oldani, un vero e proprio mito. Un piatto ricercato, dove le qualità olfattive arrivano ad inebriarti completamente ancor prima di vedere il piatto.
In pausa congresso ho rivisto una mia compagna di percorso, una food blogger come me di Aili, diecimila volte più brava e spigliata di me, Nonna Paperina. Mi ha presentato altre blogger , tra cui una giornalista, Babette, che super mega gentilmente mi ha concesso di entrare con lei ad intervistare la Klugmann, una donna gentilissima e disponibile che con il sorriso ha risposto anche sull’ esperienza a MasterChef !
Continua la giornata con una degustazione di oli dell’azienda Olitalia e tre chef che hanno saputo far risaltare al meglio le qualità organolettiche di questi oli delicati. Il primo piatto l’ho dovuto saltare per un’allergia ma il secondo e il terzo sono stati un vero e proprio tripudio di sapori e profumi.
Vi lascio qualche foto che non spiegano le emozioni ma illustrano al meglio la sdraordinarietà del congresso!
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